Video of Binotto's interview to Sky Italia, with partial transcript, including answers on "the agreement". (All in Italian for the moment.)
https://sport.sky.it/formula-1/2020/10/ ... port-video
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EDIT ADD
Translation of the part about the secret agreement (from the video):
Had FIA ever found you in breach of regulations?
The answer is obvious and everyone knows it and it's "no". Had we been in breach, we would have been disqualified. I'll tell you more: the FIA carried out checks on us at every single GP thoroughly and never found any breach. No competitor ever protested.
[...]
The agreement started solely from the FIA will to keep investigating, in the obligations of their role. Such investigations would have taken a large amount of energy from them and from us. When we are in full winter, we are also working on the development of the cars for the following years. We then reached a simple agreement: let's focus on the future, let's also help each other in understanding the grey areas and ambiguities of the regulations, where clarifications are needed... and clarifications were made. It's normal that an agreement be secret: Will we show our engine to everybody? Will we open and show our designs? I think nobody ever did that in F1 and it's not the time to begin.
Why did you feel obliged not to stay in a grey area?
In the grey area, we stayed all season long, until winter directives were written, also with our help, that prevent the possibility to do certain things with the PU. This had consequences on us but also on others, surely us more than others as the current season demonstrates.
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(Sorry guys, haven't got time to translate it now.)
Ho letto in un'intervista che da bambino giocavi con la macchinina di Niki Lauda. Io avevo quella di Jody Scheckter, ultimo pilota della Ferrari a vincere il titolo prima di un digiuno di 21 anni. Non si arriverà a tanto prima di tornare a vincere, vero?
"Non passeranno 21 anni, ne sono covinto. Ho vissuto in prima persona quella fase di ricostruzione, con la vittoria del campionato costruttori prima e del piloti poi. Ora ne sono passati tanti, fin troppi. Tolto il 2020, sono state stagioni in cui lottavamo per la vittoria e ci siamo giocati un paio di volte il titolo".
Anche in quell'epoca c'era una rivoluzione tecnica in corso e si visse una stagione difficile. Si può paragonare?
"Ci sono tante stagioni senza vittorie, dal 1990 al 1994 per esempio. Questa è una stagione difficile e particolare, sia per le difficoltà che abbiamo che per il contesto particolare del Covid. Non abbiamo potuto sviluppare e modificare, c'è un 2022 che arriva e in cui dobbiamo mettere tante energie. E' una stagione che farà eccezione".
C'è stato anche un accordo con la Federazione, che non è mai stato reso noto: siete mai stati trovati irregolari?
"Ovviamente no, altrimenti saremmo stati squalificati. La Federazione ha fatto accertamenti ogni singola gara, non trovando mai nulla di irregolare. Nessun avversario ha mai fatto proteste. Siamo arrivati a un accordo in cui sono stati chiariti dei punti regolamentari che erano zona grigia. E' normale che l'accordo sia segreto, non possiamo certo svelare i nostri progetti".
Perchè vi siete sentiti in dovere di non restare in una zona grigia? Questo vi ha penalizzato...
"Ci siamo stati per tutta la stagione, fino a quando le direttive durante l'inverno hanno impedito di fare certe cose sulle Power Unit. Hanno avuto implicazioni su di noi più di tutti, ma anche sugli altri".
Voglio farti arrabbiare: come si fa ad avere una stagione così difficile?
"Mi ero già arrabbiato nelle domande precedenti... Non penso che sbattere i pugni sia la scelta giusta. Abbiamo sbagliato il progetto, cercando una strada di sviluppo errata. Il Covid ci ha congelato e ci ha penalizzato".
Ti fanno arrabbiare le imitazioni di Crozza?
"Quando l'ho visto per la prima volta mi sono messo a ridere e lo faccio ancora ogni volta che lo vedo. Mi crea simpatia, mi diverte. Tutto sommato essere imitati da Crozza è divertente, in questa stagione ci sta, sdrammatizza anche la situazione, va bene così".
Avete capito, come dice Crozza?
"Gli aggiornamenti che abbiamo portato recentemente sono importanti, per l'anno prossimo abbiamo obiettivi sfidanti. C'è una squadra responsabile che vuole riscattarsi. Avremo un motore nuovo che gira bene a banco, anche se non possiamo aspettarci miracoli. Sono certo che questa squadra è viva e faremo un passo avanti"
Che Formula 1 è adesso, quella in cui non ti puoi 'allenare'?
"Ci sono sempre stati domini, poi sappiamo che se domina la Ferrari è più entusiasmante. E' giunto il momento di cambiare i regolamenti, dal 2022 partiremo tutti uguali. Ci potremo lavorare tutti da gennaio 2021, sarà un foglio bianco che rimescolerà le carte. Speriamo di avere un ciclo vincente Ferrari"
Il 2022 dà di nuovo l'opportunità a qualcuno di indovinare una strada tale da essere così superiore alla ripartenza?
"Il regolamento per come è stato scritto è molto restrittivo, quindi ci sono poche opportunità di inventarsi qualcosa di strano. Le premesse sono quelle giuste: cercare di aumentare la spettacolarità, le vetture potranno perdere meno prestazione aerodinamica stando più vicine a quella davanti. La direzione è quella giusta".
Questa F1 non è troppo prigioniera degli ingegneri?
"Si è spesso discusso di questo, ma per esempio ridurre i sensori significa anche diminuire la sicurezza del mezzo. Stiamo lavorando per il giusto compromesso. Siamo un bello sport, ci sarà un bel cambio nel 2022. E' un dovere di tutti gli addetti ai lavori della F1".
Perchè vi odiate, sportivamente parlando, con Toto Wolff?
"Perchè è il capo del nostro principale rivale sportivo. Ma non parlerei di odio, bensì di rispetto. Non voglio battere lui, voglio riportare la Ferrari alla vittoria. La chiaccherata con Vettel e Mick ai box? Io queste cose non le faccio e mai le farò"
Realisticamente per il 2021 la Ferrari torna a lottare per il Mondiale?
"Realisticamente no, per il Mondiale penso onestamente di no. Deve tornare a lottare regolarmente per il podio, questo deve essere il nostro obiettivo".
C'è una frase di Enzo Ferrari che ricordi ogni giorno ai tuoi collaboratori?
"#EssereFerrari è un'identità. Enzo Ferrari è una presenza per i suoi valori, la derminazione ad arrivare alla vittoria. E' un contesto italiano, di provincia e questo è qualcosa di importante".
E' una Ferrari che non si ferma, che rappresenta l'orgoglio italiano
"E' una cosa che mi stimola. Una situazione come quella di quest'anno potrebbe far emergere tensioni interne, invece siamo tutti uniti, dai dirigenti in giù. E' un esempio per tutti: malgrado le situazioni difficili, sportive e non, ha solide basi".
Ferrari ha investito su due piloti giovani, al contrario di quanto fatto con Schumi
"Michael è stato il più grande, abbiamo imparato tanto da un leader come lui. Leclerc entusiasma il tifoso, ma anche noi internamente. Sarebbe piaciuto molto a Enzo Ferrari, guida spesso sopra il limite. Sainz è un leader, grande lavoratore che unisce il gruppo di lavoro. E' un pilota che cresce e ha mentalità: sono fortemente convinto di questa scelta, penso che loro saranno l'ultimo dei nostri problemi".
Come terrete buoni Leclerc e Sainz a livello di prestazioni?
"Charles fa già parte della squadra. Sta crescendo come leadership, nelle difficoltà non è mai stato critico. Vuole aiutare, sta maturando. I team radio erano solo sfoghi. Verremo fuori da una stagione difficile, Sainz ha fatto la scelta giusta e ne è consapevole".
Quanto è stato difficile telefonare a Vettel per spiegargli che era fuori dal progetto?
"Ero a casa e avevo fatto le prove sul come dirglielo. Di base vogliamo bene a Seb per quella che ci ha dato e come ci ha comportato. Dovevamo fare delle scelte in base al futuro, con ambizioni a medio-lungo termine. L'abbiamo affrontata in modo trasparente. Non ha riattaccato, ha capito perchè è una persona intelligente".
Hamilton è mai venuto a Maranello a parlare di un futuro in Ferrari?
"E' un grande campione che merita ogni vittoria, ma sono legato ai record di Schumi. E' venuto qui a comprare le auto, perchè sono bellissime..."
Hai mai pensato: "Ma chi me lo ha fatto fare?"
"E' sempre stato il mio sogno lavorare in Ferrari, in qualunque ruolo. Sento la responsabilità, ad oggi sono qui contento di poter far parte di una squadra che è come una famiglia e di poter dare il mio contributo".
Qual è il compito più difficile?
"Quello di filtrare le cose che arrivano dall'esterno alla squadra. Giudizi e pressioni esterne sono a volte difficili da gestire. La famiglia mi aiuta a gestire queste pressioni, parlo poco del lavoro quando non è necessario".
Quest'anno è anche difficile criticare la Ferrari...
"E' giusto esprimere quello che sentite, ovvio che il peso della Ferrari è diverso anche sui processi. Noi dobbiamo spendere tanta energia anche per questo rispetto agli altri, ma noi siamo la Ferrari e lo sappiamo".
La macchina con gli aggiornamenti sembra lavorare bene, in gara è più difficile: come mai?
"E' vero, abbiamo portato novità che stanno funzionando. La speranza è quella di fare quel piccolo passo in avanti che ci riporti almeno a dove eravamo a inizio anno".